DISCORSI SENZA PUNTO MENTRE LA VERITÀ CIAO
Discorsi si interroga sul senso della vita: perché siamo qui? Qual è il significato ultimo della nostra esistenza? E che cosa dobbiamo farne – di questa e delle altre che, forse, verranno? Queste domande hanno assillato l’umanità fin dall’alba dei tempi, pungolando le menti di filosofi come Kant, Kierkegaard e Schopenhauer, scrittori come Dostoevskij, Proust e Ligotti, e umoristi del calibro di Douglas Adams e dei Monty Python. Discorsi riprende lo spirito di questi ultimi, dando vita a un susseguirsi di vicende surreali apparentemente scollegate: ma le apparenze, si sa, ingannano.
A porsi la domanda delle domande troviamo un ginocchio e un gomito, un diavolo e un uomo apatico, un supereroe e sua moglie, un leone e un’antilope, la Terra e il Sole. Personaggi diversi eppur attanagliati dallo stesso desiderio bruciante di trovare una verità assoluta, che continua, sempre e in modo frustrante, a sfuggire di mano.
Testo vincitore del concorso “PaT –Passi Teatrali” per la drammaturgia italiana contemporanea 2021 - I edizione
Finalista del Premio Drammi di Forza Maggiore 2021 - I ediz.
Vincitore premio di drammaturgia contemporanea "Shakespeare is now" (2019)
SINOSSI:
La vita intesa come una maratona senza fine, dove chi si ferma è perduto, ma dove al contempo il traguardo resta inarrivabile: è così che inizia Discorsi senza punto mentre la verità ciao, commedia tragicomica spiazzante e stimolante che, attraverso le situazioni più surreali, porta fuori e dentro la scena l’eterno interrogativo che da sempre attanaglia l’animo umano: qual è il significato della nostra esistenza? Dove corriamo, dove andiamo e perché?
Esiste un senso ultimo che non riusciamo ad afferrare o alla fine è tutto frutto di un caso beffardo?
È quello che si chiedono, ognuno a proprio modo e con i mezzi che ha a disposizione, gli improbabili personaggi che popolano i quadri di cui si cui compone la scena: un gomito e un ginocchio, un leone e un’antilope, un ex supereroe in analisi insieme a sua moglie, il Diavolo e un uomo apatico, persino la Terra stessa, costretta a girare eternamente intorno a un Sole che pare non curarsi di nessuno.
Personaggi profondamente diversi tra loro eppure accomunati dallo stesso bruciante desiderio: trovare il senso di una verità assoluta che continua, inesorabile, a sfuggire di mano.
Crediti
Con: Gledis Cinque, Erica Del Bianco, Federico Rubino, Nick Russo
Testo: Rodolfo Ciulla e Aureliano Delisi
Regia: Pier Vittorio Mannucci
Aiuto regia: Gledis Cinque
Scenografie e costumi: PaT – Passi Teatrali
Locandina: Federico Toraldo
Produzione: PaT – Passi Teatrali
Estratti Rassegna Stampa
Stefano Dell’Accio, Progetto Italianews - Gennaio 2025
“Ogni quadro, pur nella sua brevità, è un piccolo universo, che oscilla tra leggerezza e profondità. Si ride, si riflette, ci si sente spiazzati: il testo di Rodolfo Ciulla e Aureliano Delisi riesce a mescolare concetti filosofici e momenti di vita quotidiana in una forma teatrale che invita lo spettatore a porsi domande senza aspettarsi risposte definitive. […]
Discorsi senza punto mentre la verità ciao è uno spettacolo che richiede attenzione e apertura: non cerca di accontentare, ma di sfidare lo spettatore. Con la sua scrittura poetica e le interpretazioni intense, lascia il segno, spingendo a riflettere su quella complessità che, nel quotidiano, spesso cerchiamo di semplificare. Un’esperienza teatrale autentica e coraggiosa, perfettamente in linea con la missione della Compagnia PaT – Passi Teatrali di esplorare nuove forme di espressione.”
Alessandro Tiberi, Artists and Bands - Gennaio 2025
“I quattro interpreti riescono ad essere sempre puntuali ed efficaci nel trasmettere una ampia gamma di emozioni in tempi ristretti e con cambi totali di atteggiamenti, rimanendo sempre "centrati" nei personaggi spesso totalmente differenti per caratteristiche e momenti rappresentati, riuscendo a far arrivare ogni emozione in modo completo all'uditorio come solo i grandi attori sanno fare.”
Aurora Pallotti, Unfolding roma - Gennaio 2025
“Diretto da Pier Vittorio Mannucci, Discorsi è una matrioska di complessità che svelandosi gradualmente rivela la drammaticità e la conflittualità della natura umana. Attraverso dinamiche surreali e sferzanti, incentrate su scenari improbabili, l’opera riesce a tratteggiare con forza gli aspetti più reali della vita; il significato della morte, il nichilismo e l’apatia attanagliante che tramutano l’esistenza in atrofia, le catene dei ruoli che la società impone, generando mostri e distorsioni, e il senso ultimo del movimento come condanna eterna.
I momenti comici sono esilaranti e acuti, rendendo ancora più intensi quelli drammatici in un gioco di doppi simultaneo e inarrestabile, impossibile da realizzare senza l’eccezionale bravura camaleontica di tutti gli interpreti.”
Gabriella Aguzzi, Quarto Potere – Luglio 2022
“Mannucci colora la sua regia con tocco brechtiano. […] Il quartetto di ottimi e versatili attori – Gledis Cinque, Nick Russo, Erica Del Bianco, Federico Rubino – si cala in questi ruoli poliedrici, cambiando registro con pochi tocchi, toccando le mille sfumature e i bruschi mutamenti di un clima che sterza improvviso dal comico al drammatico.”
Valeria Prina, Spettacoli News – Luglio 2022
“In Discorsi gli oggetti sono sulle pareti, non con forme reali, ma evocati con scritte su etichette, che ne consentono l’identificazione. Al centro della scena, l’albero stilizzato – come l’albero della vita? – con le etichette attaccate. Queste scelte registiche danno tutto il sapore alla insolita pièce scritta da Rodolfo Ciulla e Aureliano Delisi, determinando sorprese e sorrisi nel pubblico, ma anche riflessioni oltre lo spettacolo.”